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F S ETR 300

Realizzazione da gusci preformati a caldo

Seconda Parte

Dopo aver sistemato e controllato gli appoggi carrelli, la giusta altezza sul binario e la perfetta corrispondenza fra le varie vetture, sono passato alla verniciatura a spruzzo con pitture alla nitro eseguite con ricetta colori fs.

Eliminati i vari isolamenti per cui ho usato l’ottimo nastro apposito Tesa 4334, e controllato che tutto fosse in ordine ho applicato le varie decals sempre residuate da quelle prodotte dalla Serigrafia Pratese e in seguito ripassato il tutto con uno strato fissativo di vernice trasparente.

Con un attrezzo appositamente costruito dall’ amico Alfio Soresina ho tranciato con facilità da strisce di lexan da 0.5 mm. i molteplici cristalli dei finestrini che vanno incastrati uno per uno nei loro alloggiamenti ed in seguito ho inserito le varie cornici inox in fotoincisione.

 

Non ci si può sottrarre nel riprodurre i particolari, splendidi ed unici arredamenti di questa serie di elettrotreni per cui ho realizzato anche in questo caso un master da cui con i soliti stampi ho ricavato repliche da assemblare dei particolari salottini

 

 

Fortunatamente la tecnologia dei nostri giorni ci viene molto in aiuto, ed con questa che un po’ scanerizzando dalle monografie ed un po’ con altre tecniche sono riuscito a riprodurre anche i caratteristici disegni che ornavano i porta oggetti sopra alle poltrone e i disegni presenti nel bancone bar e nella parete divisoria della vettura ristorante, il cui arredamento è stato composto pezzo per pezzo.

 

 

 

 

 

 

 


 

 

Per la parte più importante di un modello ferroviario e cioè la meccanica ho deciso di non affidarmi a quello che potevo trovare sul mercato, ma di eseguire una motorizzazione ex novo appositamente studiata e soprattutto affidabile e che garantisse un ottimo funzionamento e che producesse una velocità conforme.

 

Con il pregevole lavoro di Guido Brenna che ha eseguito tutti i complicati calcoli e disegnato la pellicola per la fotoincisione abbiamo costruito un carrello motore che ha dato un eccellente risultato sia di aderenza che di velocità, che rapportata in scala a 16 volt risulta di 170 Km/ora, quindi molto vicino alla realtà.

Come motore ho usato un potente Maxon ad 11 poli con volano ottenuto da tornitura e con alberino di trasmissione

 

e le foto seguenti testimoniano la buona riuscita del progetto.

 

 

 

Come dicevo prima non esiste nessuno più critico di se stesso, ed è per questo motivo che con l’amico Guido Brenna abbiamo pensato di fare una cosa ancora più bella, tutta in metallo e con chicche maniacali.

Ma questa è un’altra storia………………………………………

Spero d’avervi interessato con questa mia descrizione e resto a vostra disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti.

Piero Pacini