Nei ritagli di legno ho trovato un pezzo di multistrato da 10 mm da cui ricavare la base di cm 28 x 14 e con altri ritagli dello spessore di mm 4 ho ricavato il piano di appoggio del binario per il quale ho usato due spezzoni curvi avanzati al GFG dopo la costruzione del plastico della Casella. Binario che ho provvisoriamente fermato in posizione con spilli provvedendo subito dopo a distribuire la massicciata (sabbia raccolta una ventina d'anni fa durante un campeggio a Follonica, opportunamente setacciata e lavata) fissata con la solita miscela di colla vinilica ed acqua con una goccia di detersivo per piatti, posata goccia a goccia con una siringa dotata del suo ago.

Chiaramente queste operazioni sono state effettuate per gradi, nei ritagli di tempo, in modo da essere certo, ogni volta che gli incollaggi avessero fatto solida presa.

Ho tralasciato di precisare che il “fabbricato viaggiatori” lo avevo approntato nel maggio 2016 mentre presenziavo alla mostra organizzata nell'oratorio di Sant'Olcese in occasione della riapertura della ferrovia, con ritagli di cartone dello spessore di mm 2 datomi dalla vicina tipografia L'Impronta Arti Grafiche. Dopo tre anni l'ho tinteggiata e montata sul diorama in costruzione

(foto 2).

Per il grigio di fondo, col quale ho colorato quasi tutto il legno del diorama, ho preso un poco di economico colore acrilico bianco per pareti che ho reso grigio con qualche goccia di pigmento nero. Per tutte le altre colorazioni ho utilizzato gli acrilici Lifecolor.

Per la palificazione ho usato rimasugli di fotoincisioni MA Il Treno che ho provveduto a montare con saldatura a stagno modificandone la tipologia per renderla simile alla palificazione FGC con lamierino di alpacca tagliato e sagomato opportunamente. I basamenti dei pali sono in forex da mm 3 (anch'essi sfridi della stessa tipografia) sagomato con taglierino e rifinito con carta vetrata di granulometria 180 (foto 3, 4 e 5).

Al fondo dei pali ho saldato una vite a legno di ottone in modo da fissare i pali al compensato.

La linea aerea è stata costruita col medesimo filo usato per il plastico sociale.

In fregio ai basamenti dei pali della linea aerea vi è una canaletta di scolo delle acque meteoriche realizzata con prefabbricati di ondulato metallico di forma semicilindrica. Ho trovato conveniente realizzarla con la parte articolata delle cannucce da bibite, poi opportunamente colorate (foto 6).

La vegetazione è costituita da teloxis arricchita, cespuglietti commerciali, peli di vecchia pennellessa, spugnette per lavaggio pentole diradata, conformata, arricchita (foto 7).

Credo meriti una menzione la ringhiera/parapetto sopra la scala che, come quella vera è riprodotta con spezzoni di rotaia. Anche gli incavi ed incastri sono del tutto analoghi. L'unica differenza è la saldatura degli elementi che sul diorama è a stagno anziché ad arco.

Il corrimano lungo la scala è realizzato con un fermaglio n° 6 raddrizzato col martello, sagomato, tagliato e saldato a stagno.

La targa sul fronte del fabbricato è semplicemente la fotografia di quella vera, elaborata con Photoshop e stampata su carta normale con stampante a getto d'inchiostro, come pure la tabella con gli orari all'interno del fabbricato stesso.

Pur conscio di non aver fatto qualcosa di fine o particolarmente bello, mi sono divertito un sacco a farlo, quindi ho raggiunto in pieno il risultato che m'ero prefissato.

Un grande grazie ad Emanuele che m'ha prestato i rotabili per impreziosire le foto del mio semplice lavoro.