Parlava più di moglie e figli che di sé, ma qualche accenno al lavoro all'università cominciò ad incrinare la mia convinzione dello spazzino.

Dopo una quindicina d'anni da quel nostro primo e, fino ad allora unico incontro, mi comunicò che dovendo recarsi per lavoro a Lipsia, allora nella Germania Orientale, sarebbe arrivato in aereo a Lisbona per poi attraversare, ovviamente in treno, mezza Europa, passando da Genova dove avrebbe voluto fermarsi una giornata e mi pregava di prenotargli una stanza in albergo per una determinata notte.

Quando arrivò andai ad attenderlo alla Stazione Principe dove, incontrandoci, l'abbraccio fu davvero caloroso.

Nel tragitto in auto fino a casa gli comunicai di non avergli prenotato alcuna stanza ma che, se gli fosse aggradato, l'avremmo volentieri ospitato in casa nostra. Accettò di buon grado.

Dopo oltre due giorni di viaggio (per il Portogallo aveva già da tempo ottenuto il permesso di viaggiare sulla locomotiva a vapore) puzzava di treno da far paura. Nonostante fossero ormai le quattordici passate chiese di poter fare una doccia prima di pranzare.

Appena entrato in casa gli presentai moglie e figli che egli abbracciò come fossero parenti stretti.

Non voglio dilungarmi in racconti personali e di scarso interesse, ma mi piace sottolineare che tutta la nostra famiglia attendeva con ansia l'arrivo di Paul che da allora si ripeté sistematicamente ogni due anni. Ed ogni due anni era costante l'effettuazione del viaggio sulla Ferrovia Genova Casella che amava particolarmente.

Circa una decina di anni fa, a metà dicembre, mi arrivò la solita lettera che il talloncino adesivo col mittente denunciava inconfondibilmente essere di Paul. Sapendo di dovermi impegnare in una lunga traduzione, rimandai l'apertura che feci solo la sera dell'antivigilia di Natale; conteneva solamente la fotocopia di un articolo di giornale il cui titolo diceva “Morto il professore che amava i treni”. Fu un durissimo colpo per tutti noi. Era un vero amico al quale ci eravamo sinceramente e fortemente affezionati.

No, non era uno spazzino, ma un docente universitario e fisico ricercatore che, in collaborazione con l'università di Lipsia aveva messo a punto un sistema di analisi (scattering) delle sostanze colloidali.

https://www.researchgate.net/scientific-contributions/Paul-W-Schmidt-2049533966

Nel locale semi-interrato della sua casa aveva un plastico ad “L” di m 8 x 8 di ambientazione italiana che aveva chiamato Ferrovia San Giorgio. In essa vi era anche la riproduzione della chiesetta di Fornola, in comune di Vezzano Ligure della quale gli avevo inviato i rilievi dimensionali e le fotografie.

Le due fotografie a corredo illustrano proprio la sua prima venuta a Genova, mi pare nel 1982. Lo ritraggono insieme ai miei due figlioli.

Mi permetto di aggiungere ancora una nota personale per ricordare quella che per noi era e rimane una cara persona e per sottolineare quanto fossero differenti i modi di vivere tra Italia e Stati uniti.

Alloggiò sempre da noi con reciproca soddisfazione anzi, a partire dal secondo viaggio di lavoro, arrivando a Genova, mi lasciava una busta con i rotoli delle diapositive fatte che avrebbe preso al ritorno. Mia moglie ha sempre cucinato molto bene, cucina che Paul dimostrava di apprezzare in modo particolare; ripassando anche al ritorno, avrebbe potuto ancora degustare..... Tra l'altro ebbe a raccontarci che sua moglie non aveva mai cucinato e che avevano sempre consumato cibi precotti; lo scoprimmo quella volta che ci disse che in casa non possedevano neppure il frullatore e noi gli domandammo come si alimentassero. Sfido che apprezzava la buona cucina italiana.....

Un giorno che mia moglie si scusò perché l'arrosto non era riuscito morbido come avrebbe voluto, egli rispose semplicemente: “non importa, ho i denti”.

Frase che ci colpì simpaticamente ed è rimasta nel lessico della nostra famiglia. Ancora oggi se mia moglie avanza dubbi sulla morbidezza di qualche alimento, immediatamente rispondiamo: “non importa, ho i denti”.

In futuro spero d'aver l'occasione di digitalizzare altre immagini scattate durante le visite di Paul. Sperando di non tediarvi, quando sarà tornerò sull'argomento che ha per soggetto il Socio GFG d'Oltremare.